Etna Tour escursione e Parco dell’Etna – Monte Ruvolo bosco Centorbi e il sentiero dei “Nevaroli”
Ci troviamo sull’Etna versante di Bronte , sul sentiero lavico alternato ad una splendida vegetazione tipica della quota , una grande quantità di crateri avventizi popolano il nostro l’orizzonte , la nostra escursione ci permette di scoprirne diversi di questi ma in particolare di scoprire alcuni manufatti dall’uso poco conosciuto.
L’uso e la conservazione del ghiaccio legato al consumo degli alimenti e non solo, ha una storia lunghissima che risale molto prima dell’avvento di Cristo . Anche in Sicilia , non è difficile trovare tracce di questa arte , in particolare nel medio evo nata come attività di ripiego per contadini i quali vi ricorrevano nei periodi di fermo per il lavoro nei campi.
A partire dalla fine del XVI° secolo assunse connotazione e dignità di attività di produzione e commercio vera e propria , tra gli attori di questa attività in Sicilia i “Nevaroli” e le “Neviere” i primi la raccoglievano la conservavano e la trasportavano , le seconde come buche , fosse e cavità naturali e artificiali in taluni casi sviluppati con architetture grossolane e trasformate in veri depositi “Intelligenti” per la raccolta e conservazione della neve da ghiaccio , per uso commerciale.
L’itinerario che proponiamo ha una duplice valenza la prima , naturalistica e geologica ,la seconda il racconto di una arte perduta.
L’itinerario si sviluppa ad anello in un contesto paesaggistico spettacolare ,ci troviamo a circa 1200 mt s.l.m. sotto di noi Bronte , da qui, lo sguardo spazia su di un orizzonte che mostra a 180 ° le Madonie e i Nebrodi.
Cammineremo piacevolmente “all’ombra del vulcano” in una escursione/passeggiata assolutamente facile e piacevole , immersi in uno splendido ambiente boschivo un querceto sempreverde con dominanza di leccio (Quercus ilex) accompagnato da biancospino (Crataegus monogyna), perastro (Pyrus spp.), rosa canina e terebinto (Pistacia terebinthus) e la ginestra dell’Etna Genista aetnensis , percorrendo alcuni dei sentieri che i “nivaroli” già dal XVII secolo percorrevano per l’approvvigionamento e il commercio della neve.
Il paesaggio è caratterizzato da numerosi crateri avventizi che si ergono lungo il percorso quali Monte Minardo (1.304 m), Monte Ruvolo (1.410 m), Monti Tre Frati (1.384 m, 1.376 m), Monti Nespole (1.633 m, 1.725 m), anch’essi in genere coperti di bosco
Su richiesta è possibile effettuare degustazioni sul tema del “Pistacchio di Bronte ”
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