Settembre 2023
Con “Romanico” si intende il periodo che contrassegna società arte architettura e stile dal X al XII secolo , Con “Barocco” analogamente dal XVI al XVIII secolo.Entrambi i termini esprimono, nel complesso delle sue declinazioni, una società intera il suo tempo, il suo modo di sentire, di esprimersi.
Catania città metropolitana all’ombra del più grande e attivo Vulcano d’Europa, ha subìto dal 700 a.c. al 1700 una lunghissima serie di disastri prodotti dalle attività vulcaniche e sismiche riconducibili all’Etna.
Uno degli effetti più vistosi e rilevanti sull’impianto urbano della città fu causato dalla colata lavica del 1669 che prolungò di circa 1 chilometro il waterfront della città rispetto l’originario confine sul mare.
Città e paesi nell’Italia del Centro Nord (Lazio , Toscana , Emilia , Lombardia) non turbati da eventi naturali di analoga tipologia ed entità ,hanno potuto svilupparsi seguendo il sistema circolare tipico del periodo romanico dove la crescita della città imponeva una progressiva compensazione con l’ampliamento della cinta muraria a difesa.
Ciò ha consentito ai centri storici interessati di preservare integre le prerogative urbanistiche e architettoniche originarie conservando ben distinti i tratti della città romanica ivi incluso il repertorio viario e architettonico composto da strade, torri , palazzi , chiese e ampie porzioni integre di mura medievali ancora a marcare la città Romanica.
A Catania tutto ciò non è stato possibile , la città ricostruita innumerevoli volte è cresciuta con un andamento “schizofrenico” con il risultato di una pianta urbana nel centro storico dove convivono le tipicità dell’urbanistica romanica come il mercato a ridosso delle mura , quartieri differenziati per corporazioni oggi rammentate dai toponimi ,come la “Giudecca” (quartiere ebraico) Catanese ed il castello Federiciano costruito all’angolo sud ovest della città medievale a ridosso delle antiche mura, quando ancora presenti .
Nel medesimo spazio appena citato convive l’impianto urbano del 700 con le edificazioni che per stile e caratteristiche pur intersecandosi con il romanico parlano in lingua barocca, usano prospettiche e “citazioni” dell’impianto urbano del barocco Romano come la riproposizione viaria in prossimità di piazza Duomo , anche se riveduta e corretta dal G.B Vaccarini, del “tridente” Capitolino.
A questo si deve aggiungere un mix di architetture e tessiture urbane dove entrambi gli stili convivono negli stessi corpi di fabbrica , negli stessi spezzoni viari , dove gli avanzi di mura superstiti sono assorbite e trasformate in altro in alcuni casi in gioielli architettonici .
Alcuni esempi , la Cattedrale cittadina intitolata a Sant’Agata ne è la dimostrazione plastica il fronte della cattedrale si propone in un Barocco da manuale ma se ci spostiamo nella parte absidale ( terminale) scopriamo la “Ecclesia Munita” Romanica del XI secolo , un’altro caso, Il palazzo dei principi Biscari esempio di come dalle antiche mura medievali sia stato ricavato il palazzo nobiliare dei Paterno Castello noto come palazzo Biscari gioiello del tardo Barocco: Concludiamo con la chiesa Barocca intitolata a Sant’Agata al carcere che interpreta alla perfezione il concetto di “Con-Dominium” utilizzando gli spazi dell’anfiteatro romano del III secolo , il bastione medievale ed elementi architettonici del 200 in stile Romanico Pugliese.
Naturalmente la lista delle commistioni e delle immagini di una Catania a doppio registro sono davvero tanti solo che sfuggono ad una osservazione non competente ma si offrono con molto da scoprire.
Ed è quello che facciamo con il nostro itinerario edito da CTA Sicilia e dedicato a queste “Istantanee” dal titolo “Catania urbana tra Romanico e Barocco Piazze Strade Chiese Palazzi e Monasteri – Itinerario alla scoperta”
Autore: Francesco Schillaci Presidente di Ass. CTA Sicilia
In foto , dall’alto : Transetto armato normanno della Chiesa-Cattedrale , Abside Romanica Cattedrale, il Barocco di palazzo Biscari.