Borgo Santa Elisabetta e il mistero di Monte Guastanella
Ci troviamo in provincia di Agrigento , nell’area centrale della Sicilia a Santa Elisabetta .
Il borgo si erge su una zona collinare fra i fiumi Platani e Salso, a 425 m sul livello del mare. Dista 12 km da Agrigento, prende il nome , secondo un’antica leggenda, da una principessa araba di nome Elisabetta, convertitasi al cristianesimo.
L’altura di monte Guastanella (609 m s.l.m.) si innalza ripida ed isolata con una vista mozzafiato, in un paesaggio duro e crudo ma dall’estremo fascino, come la Sicilia è in grado di offrire.
Il sito, in epoca antica era di evidente importanza strategica, lo provano gli insediamenti medievali; un fortilizio, collocato sulla cima più alta, ed un villaggio, testimoniato dalla concentrazione di tegole e frammenti ceramici dell’XI-XIII secolo.
Il Castrum presente su monte Guastanella (609 mt s.l.m.) come altri tipici dell’isola, lo possiamo annoverare tra i numerosi castelli rupestri posizionati su rilievi naturali a “guardia”di passi e valli di transito, sono generalmente realizzati sfruttando i sommi di rupi naturali caratterizzati da rocce friabili realizzandovi ambienti scavati nella roccia e poi fortificati , ne sono alcuni esempi famosi i Castelli di Aci , Sperlinga, Mussomeli e Castiglione.
Qui a Santa Elisabetta , in aggiunta alle “normali” meraviglie che la Sicilia cela tra le pieghe meno note del suo territorio, si svolge la trama di un “giallo” archeologico (*) appassionante che fonde insieme mito e storia tra ritrovamenti, tracce, tesori e “evidenze”. I protagonisti sono il Re Mini-Minosse , e la sua tomba? Dedalo e Kokalos re della mitica città Sicana di Kamikos.
Tra escursionismo e archeo-trekking ci muoveremo in questa area geografica nel cuore della Sicilia , che potremmo definire la ridotta dei Sicani , dove le tracce Sicane sono numerose , e ci parlano con ambienti e luoghi straordinari di questo misterioso popolo delle nostre origini, quasi a compensare le informazioni tramandateci da cronisti storici come Timeo, Diodoro Siculo e Tucidide.
IL nostro tour ci porta alla scoperta di queste tracce , sul filo di un racconto che tra natura e storia ci permette di scoprire quest’altro gioiello di Sicilia iniziando con una escursione alla ricerca della tomba del Re Mini-Minosse nel luogo dove, si suppone, potrebbe essere.
(*) Rif.to studi e pubblicazioni di Archeologa. Dott.ssa R. M. Rita Lombardo
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